Riprendono i Centri d’ascolto
Quasi un anno fa i centri d’ascolto iniziati a gennaio si interrompevano a causa di quella che ormai tutti conosciamo come la Pandemia da COVID-19.
A quasi un anno di distanza ci siamo interrogati su quale poteva essere un modo per non rinunciare a incontrarci col Signore nell’ascolto della sua Parola in un contesto familiare.
Il nostro stesso Arcivescovo nella sua nota pastorale “Ecco, il seminatore uscì a seminare” ci esorta a non rinunciare ad annunciare la Parola e anzi ad aumentare gli sforzi perché l’esperienza vissuta in questo periodo non vada perduta, ma si trasformi in una opportunità per trovare nuovi modi di essere Chiesa e quindi comunità riunita nel Signore, capace di portare l’annuncio della salvezza soprattutto quando il futuro appare incerto e oscuro.
Ovviamente la prima cosa cui dovremo rinunciare è la vicinanza fisica, la convivialità, ma fortunatamente attraverso gli strumenti digitali abbiamo imparato a usare nuove modalità di incontro, certo non facili per tutti, ma che nei limiti cha hanno ci consentono una nuova forma di prossimità con cui, anche se attraverso un strumento un po’ freddo, possiamo di nuovo guardarci in volto e sorriderci.
I nostri incontri nelle case presso una famiglia diventeranno quindi dei “tele-incontri”, cioè degli incontri a distanza, e anche il modo in cui si svolgeranno sarà nuovo.
L’icona evangelica che ci è proposta dal nostro Arcivescovo è quella del seminatore che provvidenzialmente si presta bene in questo momento per ravviare la speranza e una attesa fiduciosa.
Sappiamo che tutto non è tornato come prima, ma non si può attendere sempre e come dice san Paolo, ci deve spingere la carità e non dobbiamo rassegnarci all’inerzia nell’attesa che tutto si risolva da sé, senza fare la nostra parte: il seme ha bisogno di essere gettato per portare frutto e qualcuno (anzi, ognuno) è chiamato a farlo.
Proviamo allora a raccogliere questo seme che Gesù ci mette nelle mani e a spargerlo con questo nuovo strumento che forse non avremmo mai immaginato potesse servire anche a questo scopo.
Come si svolgeranno dunque i nostri incontri?
Seguiranno il modello della Lectio divina in cui, a partire dall’ascolto della parola (lectio), cercheremo di comprenderla nel silenzio di una meditazione personale (meditatio) e dopo aver invocato il Signore per ringraziarlo del suo dono (oratio) proveremo ad assumere lo sguardo di Dio (contemplatio) e a domandarci quale conversione della mente e del cuore ci chiede il Signore per poter tradurre tutto in un concreto stile di vita a favore degli altri, nella carità (actio).
Per realizzare questo il nostro incontro inizierà come di consuetudine con l’invocazione dello Spirito Santo; seguirà una breve acclamazione e la lettura del brano della scrittura (lectio).
Dopo un breve momento di riflessione personale (meditatio) ognuno sarà libero di condividere brevemente una riflessione o un pensiero che gli ha suscitato il brano e parteciparlo agli altri (contemplatio) quindi seguirà la recita del Padre Nostro e la conclusione con un preghiera di congedo (oratio).
Per aiutarci sarà disponibile di volta in volta un opuscolo – che potrete trovare in chiesa o nel sito della parrocchia – con le preghiere, il brano della scrittura su cui rifletteremo e il link a cui collegarsi per partecipare all’incontro.
In fondo trovate alcuni link utili e un piccolo manuale per orientarsi nell’uso del programma che useremo per la video-riunione.
Mi auguro che nonostante le normali difficoltà iniziali (anche per noi è una cosa nuova!) nessuno si scoraggi e possiamo trovarci, magari più numerosi, a riprendere il cammino interrotto.
A presto.
Aurelio e Luca